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INTERVENTO ALLE TERME DI CARACALLA - I MARGINI​

L'intervento si propone come obiettivo quellodi creare una "passeggiata archeologica" lungo le Terme di Caracalla e di migliorarne l'accessibilità attraverso una diminuzione del traffico carrabile lungo Viale Guido Baccelli e inserimento di aree di sosta. Il progetto si colloca nel margine Sud-Ovest delle terme proponendosi come una (ri)lettura della pianta originale attraverso accessi e affacci sul sito archelogico e punti di sosta lungo la passerella. Quest'ultima inizia e termina con due portali che da una parte simboleggiano le antiche scale con le quali si accedeva alle terme e dall'altra diventano punto belvedere e di accesso al sito. In corrispondenza dei resti delle Cisterne si viene a creare uno spazio di caratterizzato dall'alternarsi di elementi che divengono sedute, affacci e pannelli informativi. 

Ambito universitario | lab. di allestimento

Facoltà di Architettura “la Sapienza” di Roma.
Prof. arch. Lucio Altarelli | tutor: Prof. ssa arch. Giovanna Donini

 

Terme di Caracalla | Roma 2014

CO-HOUSING

Il progetto è concepito nella sua organizzazione come piattaforma per la costituzione di comunità di co - housing e come prototipo di sviluppo e gestione dell’intero territorio.
Nella struttura portante si inseriscono cellule abitative duplex, quest’ultime, caratterizzate da un gioco di rientranze, fuoriuscendo da essa, rendono al progetto dinamismo e vivacità.

Ambito universitario | lab. di progettazione arhitettonica IV

Facoltà di Architettura “la Sapienza” di Roma.

Prof. arch. Gian Mario Accasto - Prof. arch. Marco Pietrosanto

 

Pratone delle valli | Roma 2011

CASA UNIFAMILIARE

Il tema trattato riguardava la progettazione di un alloggio da realizzarsi utilizzando la struttura in c.a. della maison domino di Le Corbusier. l’intero progetto è un riferimento continuo all’architettura dell’architetto; strutturato su tre piani, di cui l’ultimo un tetto - giardino, presenta pianta libera, finestre a nastro e pilotis. il piano terra è un ambiente abbastanza flessibile e permeabile visibilmente, dominato da un’ampia finestratura curvilinea, a tutta altezza, che racchiude sala pranzo e soggiorno; l’unico elemento che divide i due ambienti è un arredo fisso, bilaterale, che incorpora cucina e libreria. Il piano superiore perde la flessibilità del piano terra, ma, nonostante ciò, permane la sua permeabilità visiva tra i vari ambienti e con l’esterno; presenta due camere da letto, una singola e l’altra matrimoniale, mentre al centro del piano troviamo un blocco comprendente il bagno e che racchiude in se la cabina armadio della camera singola e l’armadio dall’altra. L’ultimo piano è un tetto giardino dove vi è presente uno schermo in muratura che, da un lato, vuole 
riprendere la forma del piano terra e, dall’altro, fare indirizzare lo sguardo verso una visuale più stretta e suggestiva.

Ambito universitario | lab. d’ interni

Facoltà di Architettura “la Sapienza” di Roma 
Prof. ssa arch. Paola Guarini

 

Roma 2008

PROGETTO MUSEOGRAFICO

VISITARE IL MUSEO | IPOTESI NUOVO PERCORSO E NUOVA DISTRIBUZIONE

 

La progettazione del nuovo percorso nasce dall'idea di creare un'unico spazio di entrata e di uscita dal polo museale, dal momento che nella condizione attuale il visitatore si trova a dover uscire dalla struttura dal lato opposto rispetto a dove è entrato.

Quindi il grande atrio d’ingresso diventa inizio e fine del percorso,
ospitando una serie di servizi rinnovati quali la biglietteria e il guardaroba, concepito come una mini architettura all’interno del museo. Il percorso di visita prevede, diversamente da quanto accade oggi, che le sale storiche siano sistemate alternativamente a quelle tematiche per offrire al visitatore una lettura completa di 
ciò che accadeva nell’impero romano nel periodo cui la sala storica si riferisce.

Ambito universitario | lab. d’interni II

Facoltà di Architettura “la Sapienza” di Roma

Prof. arch. Andrea Grimaldi

 

Museo della Civiltà Romana | Roma 2012

PROGETTO DI LUCE PER UNA VISITA NOTTURNA ALLE TERME DI CARACALLA

L’idea progettuale si basa sull’ esaltazione dell’architettura di grande scala delle Terme di Caracalla, al fine di creare nell’utente una sensazione di piccolezza rispetto alla maestosità dell’insieme architettonico. Da qui la scelta di utilizzare dei proiettori che 
illuminano la superficie verticale delle mura delle terme.

Allo stesso tempo, l’inserimento di un secondo di un secondo tipo di proiettori, alla base delle volte, permette di accentuarne l’altezza, anche attraverso un cambiamento cromatico visibile durante la visita guidata notturna.

Ambito universitario | lab. di progetto della luce

Facoltà di Architettura “la Sapienza” di Roma 
Prof. ssa arch. Adriana Annunziata

 

Terme di Caracalla | Roma 2012

PROGETTO SCENOGRAFICO | LA BOTTEGA FANTASTICA

L’evento si inserisce idealmente all'interno di una serie di manifestazioni celebrative della carriera del grande stilista Valentino Garavani. Una delle iniziative prevede che il Teatro Argentina ospiti una versione rivisitata dell'opera teatrale " La bottega fantastica", balletto classico in tre atti, reinterpretato in chiave moderna e impreziosito dagli abiti del celebre stilista italiano.

Gli elementi della scena e i costumi, la musica e i bozzetti si tingono di rosso, il segno distintivo dell'artista. Particolare attenzione alla progettazione degli oggetti di scena, pensati come elementi mobili e animati, dotati, a questo scopo, di sistemi meccanici e/o motorizzati. Il progetto ha previsto, inoltre, la realizzazione di un breve video dimostrativo dei principali cambi di scena. 

Ambito universitario | lab. di Scenografia

Facoltà di Architettura “la Sapienza” di Roma
Prof. ssa arch. Michela Merone

 

Teatro Argentina | Roma 2012

PROGETTO SCENOGRAFICO | PARADE

la progettazione di questa scenografia, per il balletto “Parade” di Jean Cocteu, si ispira completamente al mondo futurista; le loro opere si distinguevano per la vivacità dei colori e dei soggetti, per la fantasia dei temi trattati e per la semplicità e immediatezza della rappresentazione. L’artista che si distinse per l’estrema originalità nell’approccio alla scenografia e allo spettacolo musicale fù Fortunato Depero. La scenografia ripropone integralmente un suo quadro, “Diavoli di caucciù”, dipinto a Viareggio nel 1919. Nel riproporre l’opera deperiana si è dato spazio ad entrambe le sue esperienze: dal teatro plastico si sono ideati i tre manager, concepiti come delle marionette riprese dall’esperienza dei “Balli 
Plastici” di Depero dove tutti i ballerini sono degli automi meccanizzati; da quello fantastico gli artisti, ovvero quei personaggi che contribuiscono alla realizzazione del balletto, i costumi sono in parte estrapolati direttamente dal quadro e in parte ispirati  al “ Nuovo Teatro Plastico”. La musica è quella di 
Alfredo Casella, in quanto molte delle sue composizioni riproponevano il movimento “a scatti” della marionetta. Il progetto ha previsto, inoltre, la realizzazione di un breve video dimostrativo dei principali cambi di scena del balletto.
 

Ambito universitario | lab. di Scenografia

Facoltà di Architettura “la Sapienza” di Roma
Prof. ssa arch. Michela Merone

 

Teatro dell' Opera | Roma 2009

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